Origami Temple
The Origami Temple.
The new Rome tennis stadium at Foro Italico.
A paper stadium, this could be the concept from which this project idea originated. Creating a landmark thanks to a sculpture made of folds, an origami building that is a metaphor of lightness and elegance.
White paper; like the white travertine, the true protagonist of the monumental complex of the “Foro Italico”. A peristyle that recalls the spirit of the place, a tennis temple, a sequence of white elements, a reminder of rationalist architecture, of order and drama of the strong contrasts between light and shadows.
A folded structure, a tribute to Pier Luigi Nervi, which supports a kinetic roof perceived from the outside as a sheet of paper that magically flows over the building.
The triangular columns will be steel boxes beams of variable shape, narrower and more frequent towards the corners of the stadium and wider and more sparse in the center, this so to perceive the façade as if it were a curved building to imitate the classic shape of the stadium.
The numerous triangular pillars will make perceive the entire building as an animal resting on countless feets, ready to move at any time. This conceptual approach of impermanence will make perceive the building as an object detached from the surrounding, contributing to respect the historic place thanks to this metaphor of the temporariness of the new structure in motion.
The original building will be hidden in the shadow of the colonnade and masked by a brise soleil skin that will emphasize the function of the tennis stadium thanks to the typical clay court color and the organic shape that reflects the curve of the existing structure.
Once inside the court, the design change completely and the rationalist drama of light and shadow is transformed into an exciting high-tech space. A tennis cathedral with natural light filtered from above through a complex system of semi-opaque photovoltaic screens, spatial reticular structures and wire mesh; a technological package that serves as a container for the numerous systems necessary for the proper functioning of a space that can be adapted to different climatic and use conditions.
L’IDEA DI PROGETTO
Uno stadio di carta, questo potrebbe essere il titolo del concept da cui ha avuto origine l’idea di progetto. Creare un landmark territoriale grazie ad una scultura fatta di piegature, un edificio-origami che sia metafora di leggerezza ed eleganza.
La carta è bianca; bianca come il travertino, vero protagonista del complesso monumentale del foro italico. Un peristilio che riprenda lo spirito del luogo, un Tempio del tennis, una sequenza di elementi bianchi, ricordo di architettura razionalista, di ordine e di dramma dei forti contrasti tra luce ed ombra.
Una struttura di piegature, omaggio a Pier Luigi Nervi, che sostiene una copertura cinetica percepita dall’esterno come un foglio di carta che come per incanto scorre sopra l’edificio.
I pilastri di forma triangolare saranno formati da scatolari di acciaio di forma variabile, più stretti e frequenti verso gli angoli dello stadio e più larghi e radi al centro, questo per far percepire il prospetto come se fosse di un edificio curvo a imitare la forma classica dello stadio.
La forma triangolare dei pilastri farà percepire l’intero fabbricato come un animale poggiato su innumerevoli piedi, pronto a riprendere il cammino in qualsiasi momento. Questo approccio concettuale di impermanenza farà percepire l’edificio come un oggetto distaccato rispetto al terreno circostante contribuendo al rispetto del luogo storico anche grazie a questa metafora della temporaneità del nuovo manufatto in movimento.
L’edificio originale sarà celato all’ombra del colonnato e mascherato da una pelle di brise soleil che enfatizzerà la funzione di stadio del tennis anche grazie al color terra battuta e alla forma organica che riprende la curva della struttura esistente.
Entrati all’interno del Centrale si cambia completamente registro e il dramma razionalista di luci e ombre si trasforma in un emozionante spazio high tech. Una cattedrale del tennis con luce naturale filtrata dall’alto attraverso un complesso sistema di schermature fotovoltaiche semi-trasparenti, strutture reticolari spaziali e rete metallica all’intradosso; un pacchetto tecnologico che serva da contenitore per i numerosi impianti necessari al corretto funzionamento di uno spazio adattabile a diverse condizioni climatiche e di utilizzo.
LA COPERTURA
La copertura sarà formata da due volumi fissi e due mobili entrambi composti da strutture reticolari spaziali.
Quelli fissi, saranno saldati al telaio che circonda l’intero edificio ad irrigidire la pianta rettangolare formata dalle travi scatolari a sezione triangolare che sormontano i pilastri triangolari.
La copertura fissa oltre a controventare l’intera struttura in pianta avrà anche la funzione di sostenere le U.T.A. (Unità Trattamento Aria) e la maggioranza dei nuovi impianti in quanto potrà sfruttare il nuovo spazio creatosi tra l’intersezione del profilo curvo della pianta originale dello stadio con quello della nuova struttura perimetrale di forma rettangolare.
Una porzione della copertura fissa sarà di sezione triangolare in modo da poter essere sovrastata dalla copertura mobile senza dover raddoppiare l’altezza della struttura e quindi aumentare l’impatto visivo dell’intero stadio.
Questo volume triangolare ospiterà degli “alettoni” movimentati da compassi triangolari mossi da pistoni idraulici. Questi alettoni andranno a calibrare la fuoriuscita dell’aria calda nella configurazione indoor dello stadio. Una struttura cinetica giustificata anche dal risparmio energetico ottenuto grazie alla ventilazione esclusivamente naturale nelle giornate di pioggia con temperatura esterna mite in cui la copertura mobile sarà nella sua configurazione chiusa e gli alettoni in posizione di riposo lasciando la possibilità di uscita di una grande volume d’aria calda. Al contrario in giornate con temperature esterne più estreme gli alettoni si alzeranno per bloccare quasi ermeticamente la fuoriuscita di aria e permettere la sua ripresa forzata dalle aperture poste lungo i bordi del campo da tennis.
La copertura mobile avrà anch’essa una sezione parzialmente triangolare in modo da potersi sovrapporre a quella fissa col minor consumo possibile di altezza. La forma triangolare avrà anche in parte la funzione di essere una mensola a sbalzo in quella parte di copertura che nella configurazione aperta andrà ad aggettare fuori dal perimetro dello stadio, divenendo un canopy atto ad ombreggiare i due lati corti all’ingresso dello stadio. La porzione più grande della copertura sarà invece poggiata con una sequenza di ruote su rotaie poste sopra i due colonnati più lunghi dell’edificio. Il movimento sarà garantito da numerosi motori elettrici allineati lungo il bordo del colonnato che andranno a spostare un binario dentato saldato lungo il bordo della struttura reticolare mobile. Pochi centimetri al di sopra delle ruote ci saranno ulteriori binari di sicurezza in modo da garantire lo scorrimento e il contenimento della struttura anche in caso di spostamento del suo baricentro dovuto a sismi o forte vento.
L’estradosso della copertura mobile, sarà rivestito di vetro fotovoltaico semitrasparente al 20% in silicio amorfo e svilupperà una potenza picco di oltre 150 kWp, e grazie al suo pattern FV attivo, contribuirà a schermare, le aree sottostanti, lasciando però entrare la luce naturale.
L’intradosso della copertura, sarà invece rivestito da una lamiera stirate microforata, che avrà il sia il ruolo di abbassare ulteriormente il fattore solare, schermando e migliorando il comportamento bioclimatico interno, sia il ruolo di assorbire ed attutire il suono prodotto all’interno dello stadio nella configurazione indoor, aiutando l'intelligibilità del parlato dello stadio e riducendo i riflessi indesiderati tramite la geometria della copertura, garantendo un controllo dei livelli di rumore fuori dello stadio, in caso di concerto indoor, fino a un LAeq.15min di 100 dB (A) a 40m dal sistema audio, mantenendo una forma di intrattenimento efficace per il pubblico. Infine, la lamiera stirata microforata, lascerà filtrare l’eventuale acqua dagli splinkler celati dietro di essa.
LA STRUTTURA E LA RIQUALIFICAZIONE DEI PROSPETTI
La nuova struttura verticale coinciderà con il nuovo prospetto principale dello stadio. Infatti sarà composta da una fila di pilastri triangolari adiacenti l’uno all’altro ed incastrati all’apice ad una trave arcuata a sezione triangolare.
Ogni pilastro avrà una pianta formata due “ali” composte da due sezioni di acciaio scatolare triangolari.
IMPIANTI
Gran parte del sistema impiantistico da realizzare passerà all’interno dell’interstizio creatosi tra l’intersezione del profilo curvo della pianta originale dello stadio con quello della nuova struttura perimetrale di forma rettangolare. Infatti all’interno di questo spazio, schermato esternamente da un briese-soleil in acciaio courtain, correrà verticalmente tutto il sistema nervoso che connetterà tutto il sistema impiantistico ex-novo a quello esistente.
Le attuali dotazioni impiantistiche previste, meglio evidenziate all’interno degli elaborati grafici allegati, sono le seguenti:
Impianto Fotovoltaico: La superficie della copertura mobile sarà interamente rivestita da vetro fotovoltaico semi-trasparente in silicio amorfo (a:Si – film sottile) in formati standard 1245x2456 mm con un efficienza di 34 Wp/mq, che sfruttando una superficie utile di circa 4.510 mq, produrrà una potenza picco di oltre 153 kWp, equivalenti a 163,706 kWh/anno.
L’energia rinnovabile prodotta, nei giorni di inattività dello stadio, potrà essere scambiata con la rete elettrica dell’intero parco del Foro Italico, dando un importante contributo all’energia rinnovabile che sarà prodotta dal sistema di trigenerazione che verrà realizzato all’interno del Parco del Foro Italico.
Il vetro fotovoltaico semi-trasparente al 20%, oltre a produrre energia pulita, contribuirà con un il fattore solare pari al 32%, a migliorare il comportamento bioclimatico nella configurazione indoor (con la copertura chiusa) evitando un surriscaldamento dell’aria dovuto all’effetto serra, che necessiterebbe di un impianto di raffrescamento eccessivamente energivoro.
Impianto di climatizzazione: La trasformazione dell’attuale stadio, in uno stadio indoor, prevedrà alcuni puntuali interventi nelle strutture degli spalti, al fine di inserire un sistema di riprese dell’aria da convogliare nelle UTA poste all’interno delle due porzioni di copertura fissa poste sui lati corti dello stadio.
Il sistema di mandata correrà perimetralmente e superiormente l’impianto esistente e sarà inglobato nella nuova struttura perimetrale.
Il sistema di condotte di mandata e ripresa, correrà fuori dagli spalti, per un primo tratto in prossimità e lungo la struttura esistente (all’interno delle ali delle doppie HEB500), per poi diramarsi nei quattro angoli, dove l’interstizio, tra la pelle che segue l’andamento curvo degli spalti ed il peristilio rettangolare, si allarga per permettere ai numerosi condotti di confluire alle rispettive UTA.
Il dimensionamento dell’impianto, prenderà in considerazione il contributo di ventilazione naturale che la copertura mobile può modulare e mutare in tempo reale a seconda delle condizioni metereologiche esterne.
Infatti, la possibilità di modulare e controllare la salita e la fuoriuscita dell’aria calda nella configurazione indoor dello stadio, attraverso gli alettoni motorizzati posti superiormente alle porzioni di copertura fissa, permette all’intero impianto un utilizzo versatile tale da ottimizzare i costi di esercizio e soddisfare, in ogni scenario climatico, i requisiti termo-igrometrici per il confort interno.
Tale impianto sarà integrato, ed eventualmente di supporto, all’impianto di climatizzazione esistente e relativo a tutti i locali sotto tribuna posto
all’interno dei locali tecnici di piano.
Impianto Illuminazione: Al fine di sostituire le quattro torri faro posizionate in corrispondenza del corsello superiore dei lati lunghi, l’illuminazione del campo di gioco correrà perimetralmente all’interno della nuova struttura perimetrale lungo una striscia continua luminosa, all’interno del quale saranno poste le lampade a LED orientate verso il terreno di gioco. In aggiunta a queste, ulteriori lampade saranno posizionale nelle porzioni di copertura mobile in modo tale da garantire una corretta ed uniforme illuminazione del campo, evitando la produzione di ombre.
Nei lati lunghi, sotto la striscia luminosa, prenderanno posto due megaschermi OLED, sia per segnare il punteggio durante il torneo, sia per mostrare immagini suggestive durante i concerti. L’intero sistema illuminotecnico dovrà prendere in considerazione tutti gli scenari possibili per permettere di esaltare l’effetto scenografico dell’impianto, a prescindere dal suo utilizzo e dal tipo di manifestazioni che si stanno tenendo.
Esternamente, il peristilio sarà illuminato puntualmente da lampade incassate nella pavimentazione e protette da lastre di vetro satinato, in aree triangolari poste in prossimità di ogni pilastro, seguendo la tecnica illuminotecnica che si adotta per illuminare i siti archeologici dei templi antichi, in modo da enfatizzare il carattere solenne dell’intero impianto e assimilare questo al “Tempio del tennis” di Roma.
Le distribuzioni elettriche e l’impianto di illuminazione della nuova e definitiva distribuzione del piano primo si integreranno con quelle definitive del piano terra ed interrato .
Impianto idrico/sanitario: i servizi igienici posti al primo da realizzare ex-novo, sono stati posizionati nelle aree sovrastanti i servizi attualmente realizzati al pino terra, al fine di facilitare la connessione del nuovo impianto idrico/sanitario con quello esistente.
Impianto antincendio: Nella copertura, nascosto dalla lamiera stirata microforata, sarà l’ impianto di spegnimento ad acqua con un sistema di “Sprinkler” da 600l/min a 4,5bar.
L’adduzione sarà connessa con la distribuzione ad anello è posta a livello terreno, e passerà anch’esso all’interno dell’interstizio creatosi tra l’intersezione del profilo curvo della pianta originale dello stadio con quello della nuova struttura perimetrale di forma rettangolare.
Impianto elevatore: Sarà realizzato un secondo impianto elevatore, diametralmente opposto a quello esistente, a servizio dei tre livelli e posto in corrispondenza dell’ingresso della nuova rampa d’accesso carrabile, in modo da facilitare il carico e scarico merci e dell’approvvigionamento del ristorante/bar dove è previsto lo sbarco al primo piano.
COMPLETAMENTO PRIMO PIANO E CAVEA
La distribuzione del primo piano è stata pensata come uno spazio aperto e comunicante, in modo da rispondere in modo più flessibile possibile alle diverse esigenze dettate dalla natura delle manifestazioni che si svolgeranno al suo interno.
Partendo da un esigenza logistica e funzionale, ai quattro angoli, sono stati posti i servizi igienici ed il bar/cucine, quest’ultimo nelle immediate vicinanze del nuovo elevatore posto alla fine della rampa di accesso carrabile.
Agli altleti è stata assegnato il lato ovest, mentre alla stampa quello est. Entrambi sono stati messi in comunicazione con le sottostanti aree destinate agli stessi addetti ai lavori (stampa o main sponsor).
Gli ambienti sono stati pensati per essere più flessibili possibili ed utilizzati anche da altro personale addetto alla produzione o gestione di altri eventi.
Al piano terra è previsto un cambio di destinazione per quanto riguarda gli ambienti riservati, per rispondere all’esigenza di trovare posto a delle postazioni insonorizzate per la telecronaca delle partite. Il luogo individuato su entrambi i lati corti, è quello in prossimità del lounge riservato alle autorità (che troverebbe posto al piano primo), destinandolo ad atrio stampa, attualmente troppo piccolo. Dall’altro lato, le postazioni sarebbero, in prossimità del main sponsor, che potrà contare su una distribuzione su tre piani direttamente collegati degli ambienti a lui riservati, compreso il recupero del locale interrato.
Al fine di migliorare il confort interno di tutti questi ambienti del primo piano, che attualmente sono esposti all’irraggiamento solare e quindi energivori per cercare di climatizzarli, la pelle esterna costituita dal briese-soleil darà un importante contributo in tal senso, abbassando il fabbisogno energetico e migliorando il confort interno.
ADEGUAMENTI E INTERFERENZE
Al piano interrato ci sarà una rampa carrabile che partendo da via dei Gladiatori sfocerà sul lato sud del campo da tennis in modo da permettere l’accesso a ogni tipo di mezzo, specialmente per il montaggio di installazioni temporanee.
Questa rampa oltre ad interferire con l’attuale collettore (e quindi di possibile costruzione solo dopo la sua rimozione), costringerà l’adeguamento di una porzione della tribuna sud dell’anello inferiore; questa porzione sarà demolita e ricostruita in struttura reticolare su ruote in modo da poter essere removibile nei momenti di necessità.
Nello stesso settore ci sarà una demolizione parziale del solaio al pian terreno in modo da consentire il passaggio di una nuova scala di collegamento con il piano interrato al di sotto della scala esistente che collega il piano terra con il primo piano.
Un ulteriore interferenza con l’esistente riguarda quella con i tre Pinus Pinea adulti adiacenti al lato nord dello struttura esistente. Dopo un analisi della vitalità delle piante anche in relazione allo stato dell’apparato radicale si valuterà il possibile trapianto all’interno del parco del Foro Italico o la piantumazione di nuovi alberi.
La nuova struttura comprendente le nuove fondazioni, la nuova facciata e copertura dello stadio, interferirà in maniera minima con la struttura esistente. Nessun elemento della nuova struttura si avvilirà di supporto statico sulla struttura esistente, ma ne sarà sempre adiacente con adeguati giunti di dilatazione. La nuova struttura perimetrale rispetterà il filo dei confini degli assi viari di via dei Gladiatori e via delle Olimpiadi; in particolare la pianta di questa struttura non sarà un rettangolo con tutti i lati ortogonali proprio per rispettare il lato sghembo confinante con via dei Gladiatori. Di conseguenza è stato progettato il complesso sistema dei binari della copertura mobile in modo da adeguarsi alle due facciate principali con delle rotaie che corrono parallele.
AREE ESTERNE
Per la sistemazione delle aree esterne è stato effettuato uno studio di tracciati e percorsi ideali al fine di connettere i diversi impianti (Centrale, piscine, stadio della pallacorda, circolo del tennis) ripensando il triangolo verde posto tra questi. Lo stesso lastricato di travertino, presente su viale delle Olimpiadi, è stato alterato per suggerire la connessione di questi impianti e suggerire, attraverso delle tracce a terra, allineamenti e nuovi scorci da traguardare. Inoltre, lo stesso lastricato è divenuto una traccia a terra per suggerire le vie di accesso al centrale che terminano sulle due piazze in prossimità dei lati corti, in cui nelle giornate assolate, si può trovare riparo all’ombra del canopy della copertura nella configurazione aperta.
CENTRALE FORO ITALICO CREDITS:
Architecture Firm: 3GATTI
Architects: Francesco Gatti, Alessandro Turina
Collaborators: Andrea Manzini, Giuseppe Conti
Structural consultant: Andrea Imbrenda (Proges Engineering)
Mechanical consultant: Massimo Moretti (QProgetti)
Client: Italian National Olympic Committee (Coni)
Competition period: January 2020 - April 2022
Location: Rome, Italy
CONCORSO CENTRALE FORO ITALICO CREDITI:
Studio di architettura: 3GATTI
Architetti: Francesco Gatti, Alessandro Turina
Collaboratori: Andrea Manzini, Giuseppe Conti
Consulenza strutture: Andrea Imbrenda (Proges Engineering)
Consulenza impianti: Massimo Moretti (QProgetti)
Cliente: Coni
Periodo concorso: gennaio 2020 - aprile 2022
Luogo: Roma, Italia